Conferenza del 23.09.2023
Un diritto disatteso da un quarto di secolo «perché pensavamo dipendesse tutto dalla politica, salvo scoprire che i politici non c’entrano nulla»
(foto Floris)
La Zona Franca, questa sconosciuta.
Ieri a Sassari, nel comando della polizia locale, un convegno su quel decreto legislativo della comunità europea del 1998 che, si legge nel decreto, dispone “la creazione di zone franche in Sardegna nei porti di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portovesme e Arbatax, nonché in altri porti e aree industriali ad essi funzionalmente collegate o collegabili”.
«Questo significa – spiega nell’incontro Maria Rosaria Randaccio, dirigente del fisco in pensione – che i residenti sardi hanno diritto alla fiscalità privilegiata, ovvero all’esonero del pagamento di qualsiasi tributo».
Addio iva quindi, imu, o tasse su stipendi o pensioni, oppure i versamenti dei contributi previdenziali da parte dell’imprenditore per i propri dipendenti.
«Usufruiamo delle zone franche – sottolinea ancora Randaccio – perché siamo un’isola svantaggiata, affetta dallo spopolamento, che non può esercitare la libera concorrenza. Per questo rientriamo in un territorio extradoganale».
Eppure questo diritto, riferiscono anche gli altri relatori, l’avvocato Marco Caria e la tributarista Rossana Madeddu, è disatteso da un quarto di secolo «perché pensavamo dipendesse tutto dalla politica, salvo scoprire che i politici non c’entrano nulla». Comanda infatti la norma europea che, nell’ordine gerarchico delle fonti del diritto, è sovraordinata a quella degli stati membri, compreso quello italiano. Ma in pochi sono a conoscenza del tema, inclusi i commercialisti.
«Abbiamo dato tutti i riferimenti giuridici su internet – dichiarano – per annullare le cartelle esattoriali».
Esisterebbero poi altre pressioni per impedire l’attuazione delle zone franche. «L’Italia ha dei nemici – conclude Randaccio – quelli che hanno i porti franchi nell’oceano atlantico, Rotterdam, Aversa, Amburgo. Se attivassimo i nostri perderebbero gran parte dei container che arrivano da Suez».
Un anno fa, giugno 2022, si era mossa anche la politica con un odg di Fratelli d’Italia, approvato dall’allora governo Draghi, per dare “piena attuazione” proprio alle zone franche.
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