Art. 187

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SI FORNISCE QUALCHE CHIARIMENTO A QUALCHE COMMERCIALISTA CHE  AVANZA DEI DUBBI SUL FATTO CHE IL LORO LAVORO POSSA SUBIRE DEI RALLENTAMENTI O AVERE DELLE RIPERCUSSIONI NEGATIVE CON L’UTILIZZO DA PARTE DEI SARDI, DELLA FISCALITÀ PRIVILEGIATA PREVISTA DAL DM 429/2001 E RISERVATA AI RESIDENTI NELLE ZONE FRANCHE EXTRADOGANALI. Possiamo fugare ogni dubbio, richiamando in merito la Nota DELL’AGENZIA DELLE DOGANE (ufficio normativa doganale) protocollo n. 69283/ RU DEL 12 luglio 2019 che commenta e ci fa capire quanto sia farraginoso è complicato il sistema sulla tenuta della contabilità dopo le importanti MODIFICHE  apportate dal DL.  34/2019 convertito  nella LEGGE 58/2019 dove si continuano a prevedere importanti sanzioni per gli errori legati al mancano rispetto della normativa sulle modalità di tenuta e di trasmissione delle DICHIARAZIONI DI INTENTO ( legge 17/84) , nonché delle norme sulla TENUTA DEI REGISTRI E DELLE SCRITTURE CONTABILI, delle norme sulle nuove modalità di pagamento o di deposito dei DIRITTI DOGANALI di cui all’articolo 77 del DPR 43/1873, nonché la variazione delle norme sulle TASSE DI ANCORAGGIO DI CUI AL DPR 107/2099 ( articolo 1) , dei criteri guida di cui al dlgs 82/2005 che ha introdotto l’obbligo per le P.A. di accettare i pagamenti anche attraverso l’uso delle tecnologie dell’informazione e della  comunicazione. Senza dimenticare che i residenti nelle zone franche extradoganali sono considerati ESPORTATORI ABITUALI A CUI SI APPLICA L’ARTICOLO 30 DEL DPR 633/72 IN QUANTO EFFETTUANO OPERAZIONI NON IMPONIBILI DI CUI AGLI ARTICOLI 8, 8 bis e 9 (dor 633/72) E CHE AI SENSI DELLO STESSO ARTICOLO 30 POSSONO CHIEDERE IL RIMBORSO DELL’IVA PAGATA MA NON DOVUTA.

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